Schopenhauer-ilMondo-ajk$# 2,8287,462,phi,ita,20160916,20161110,5,Arthur Schopenhauer: Il mondo come volontà e rappresentazione ama,https://www.amazon.com/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Ddigital-text&field-keywords=schopenhauer+il+mondo&rh=n%3A133140011%2Ck%3Aschopenhauer+il+mondo ita,https://www.amazon.com/gp/review/R17MD0LJKILOVP?ref_=glimp_1rv_cl CONTENTS 76 PROEMIO ALLA PRIMA EDIZIONE 182 Libro I - IL MONDO COME RAPPRESENTAZIONE 182 I. «Il mondo è mia rappresentazione»: 226 II. Quello che tutto conosce, e da nessuno è conosciuto, è il soggetto. 256 III. La differenza capitale fra tutte le nostre rappresentazioni 290 IV. Chi ha conosciuto quella forma del principio di ragione 393,V. Ma bisogna guardarsi dal grande equivoco di pensare che, Indice generale PROEMIO ALLA PRIMA EDIZIONE Libro I - IL MONDO COME RAPPRESENTAZIONE Capitolo I. Capitolo II. Capitolo III. Capitolo IV. Capitolo V. Capitolo VI. Capitolo VII. Capitolo VIII. Capitolo IX. Capitolo X. Capitolo XI. Capitolo XII. Capitolo XIII. Capitolo XIV. Capitolo XV. Capitolo XVI. Libro II - IL MONDO COME VOLONTÀ Capitolo XVII. Capitolo XVIII. Capitolo XIX. Capitolo XX. Capitolo XXI. Capitolo XXII. Capitolo XXIII. Capitolo XXIV. Capitolo XXV. Capitolo XXVI. Capitolo XXVII. Capitolo XXVIII. Capitolo XXIX. LIBRO TERZO - IL MONDO COME RAPPRESENTAZIONE Capitolo XXX. Capitolo XXXI. Capitolo XXXII. Capitolo XXXIII. Capitolo XXXIV. Capitolo XXXV. Capitolo XXXVI. Capitolo XXXVII. Capitolo XXXVIII. Capitolo XXXIX. Capitolo XL. Capitolo XLI. Capitolo XLII. Capitolo XLIII. Capitolo XLIV. Capitolo XLV. Capitolo XLVI. Capitolo XLVII. Capitolo XLVIII. Capitolo XLIX. Capitolo L. Capitolo LI. Capitolo LII. LIBRO QUARTO - IL MONDO COME VOLONTÀ Capitolo LIII. Capitolo LIV. Capitolo LV. Capitolo LVI. Capitolo LVII. Capitolo LVIII. Capitolo LIX. Capitolo LX. Capitolo LXI. Capitolo LXII. Capitolo LXIII. Capitolo LXIV. Capitolo LXV. Capitolo LXVI. Capitolo LXVII. Capitolo LXVIII. Capitolo LXIX. Capitolo LXX. Capitolo LXXI. 76,3,PROEMIO ALLA PRIMA EDIZIONE 182,1,Libro I - IL MONDO COME RAPPRESENTAZIONE 182,2,I. «Il mondo è mia rappresentazione»: 182,b,201609161129: + 10 = 10 = 2% 208,h,that existence and perceptibility are convertible terms»(2). Queste parole esprimono sufficientemente la coesistenza della realtà empirica con l'idealità trascendentale, 226,2,II. Quello che tutto conosce, e da nessuno è conosciuto, 256,3,III. La differenza capitale fra tutte le nostre rappresentazioni è quella dell'intuitivo e dell'astratto. 290,3,IV. Chi ha conosciuto quella forma del principio di ragione che apparisce nel tempo puro in quanto è tale, 302,h,Causa ed effetto è dunque tutta la essenza della materia: il suo essere è la sua attività. ,,Ma tempo e spazio, ognuno per sé, sono anche senza la materia intuitivamente rappresentabili; invece non la materia senza quelli. 323,h,puro spazio, il quale non conosce alcun 330,h,Nello spazio puro il mondo sarebbe rigido ed immobile: nessuna successione, nessuna modificazione, nessuna attività: ma appunto con l'attività è anche tolta via la rappresentazione della materia. D’altra parte, nel tempo puro tutto sarebbe fuggitivo: nessun persistere, nessun coesistere, e perciò nulla di simultaneo, quindi nessuna durata: ossia anche in questo caso niente materia. 355,h,Viceversa ogni causalità, perciò ogni materia, e quindi l'intera realtà esiste soltanto per l'intelletto, mediante l'intelletto, nell'intelletto. 368,h,Ciò che sente l'occhio, l'orecchio, la mano, non è l'intuizione, ma sono appena i dati dell'intuizione. Solo allor che l'intelletto risale dall'effetto alla causa, apparisce il mondo, esteso nello spazio come intuizione, mutevole nella forma, eterno in quanto materia: perché l'intelletto congiunge spazio e tempo nella rappresentazione di materia, ossia di attività. 393,3,V. Ma bisogna guardarsi dal grande equivoco di pensare che, poiché l'intuizione richiede la nozione della causalità, ne sorga di conseguenza fra oggetto e soggetto il rapporto di causa ed effetto; 398,h,Ma l'oggetto già presuppone sempre il soggetto: fra i due non può adunque sussistere alcun rapporto di causa ed effetto. 405,h,oggetto presuppone sempre il soggetto e sempre rimane perciò una semplice rappresentazione di questo. 418,h,L'intero mondo degli oggetti è e rimane rappresentazione, e appunto perciò in tutto ed eternamente relativo al soggetto: ossia ha una idealità trascendentale. Tuttavia il mondo non è per questo né menzogna né illusione: si dà per quello che è, come rappresentazione, e precisamente come una serie di rappresentazioni, il cui vincolo comune è il principio di ragione. Come tale esso è comprensibile, fin nel suo senso più intimo, da un intelletto sano, e gli parla una lingua che questi comprende pienamente. 431,h,soltanto oggetti possono essere cause, e cause sempre di altri oggetti. 444,h,non è forse tutta la vita un sogno? - o più precisamente: non c'è un criterio sicuro per distinguere sogno e realtà, fantasmi ed oggetti reali? 450,w,Kant scioglie il problema così: ,h,«II rapporto delle rappresentazioni fra di loro secondo la legge di causalità distingue la vita dal sogno». ,i,l'intraprendere una investigazione 470,h,Accanto ai quali sta più degnamente di tutti Shakespeare: We are such stuff As dreams are made of, and our little life Is rounded with a sleep. 478,h,La vita e i sogni sono pagine di uno stesso libro. La lettura continuata si chiama vita reale. 486,h,che la vita sia un lungo sogno. 493,h,Che cosa è questo mondo dell'intuizione, oltre ad essere la mia rappresentazione? 499,b,201609171214: + 18 = 28 = 6% 502,3,VI. Frattanto consideriamo per ora in questo primo libro il tutto come semplice rappresentazione, 548,h,Lavoisier la scoperta dell'ossigeno ,,Goethe la scoperta del modo di formazione dei colori naturali. 563,w,avvedutezza.kaukokatseisuus ,,escogitar.keksiä 570,w,sciocco.typerä 589,i,a vicenda.toisiaan. 589,w,varcarne. ,h,Che il conoscimento di causa ed effetto, come forma universale dell'intelletto, sia insito a priori negli animali, è invero già pienamente sicuro pel fatto che quel 621,h,tutte queste illusioni ingannatrici stanno davanti a noi come intuizione immediata, che non si può allontanare per mezzo d'alcun ragionamento. Quest'ultimo può solo impedir l'errore, ossia un giudizio senza ragion sufficiente, contrapponendogli un giudizio esatto: come per esempio il conoscere in abstracto che non la maggior distanza, bensì i vapori più densi all'orizzonte sono cause del più debole splendore della luna e delle stelle. 630,3,VII. Sul proposito di tutta la nostra precedente considerazione 649,i,noiosissime fanfaronate.tylsä kehuskelevan. 656,h,scuola jonica, Democrito, Epicuro, Giordano Bruno ed i materialisti francesi. ,,concetto astratto: Spinoza (precisamente dal puro concetto astratto di sostanza esistente soltanto nella sua definizione) e innanzi a lui gli Eleati. ,,Dalla terza classe, ossia dal tempo, e conscguentemente dai numeri: i Pitagorici e la filosofia chinese dell'I-king. ,,quarta classe, ossia dall'atto di volontà motivato dalla conoscenza: gli scolastici, che insegnano una creazione dal Nulla, mediante l'atto di volontà di un essere personale fuori del mondo. 721,w,sideroxylon. 794,w,ragno.hämähäkki 824,b,201609180750: + 18 = 46 = 10% 825,3,VIII. Come dalla diretta luce del sole al derivato riflesso della luna, 858,h,L'animale comunica la sua sensazione e disposizione per mezzo di movimento e suono: l'uomo comunica all'altro uomo pensieri, per mezzo del linguaggio, o nasconde pensieri, per mezzo del linguaggio. 886,w,L'esimio.Arvostettu 894,h,come dice Berkeley: «Few men think; yet all will have opinions»(16). 907,3,IX. I concetti formano una classe speciale di rappresentazioni, 946,h,abstracta in senso eminente, sono concetti come «relazione, virtù, investigazione, inizio», concreta, sono i concetti «uomo, pietra, cavallo», 1014,h,Ogni scienza consiste in un sistema di verità, leggi e regole generali, e quindi astratte, relative a un qualche genere d'oggetti. 1116,3,X. In tutto questo ci si fa sempre più vicina la domanda, come mai sia da raggiungere la certezza, come siano da fondare i giudizi, ,f,La ragione è di natura femminile: ella può dare soltanto dopo di aver ricevuto. !! (wiki: Arthur Schopenhauer (1788–1860) oli saksalainen tahtofilosofian edustaja ja pessimisti.) 1129,h,Sapere, in generale, significa aver in potere della propria mente, per riprodurli a volontà, quei giudizi, che hanno il lor principio sufficiente di conoscenza in qualcosa fuori di se stessi, ossia sono veri. 1137,3,XI. Ora, da, questo punto di vista il vero contrapposto del sapere ,h,vero contrapposto del sapere è il sentimento, del quale dobbiamo a questo punto introdurre l'esame. 1170,b,201609201217: + 19 = 65 = 14% 1173,3,XII. Sapere - il cui opposto contraddittorio è il concetto di 1213,w,Va qui notato di sfuggita, 1282,3,XIII. Tutte queste considerazioni, sì intorno all'utilità 1331,w,giuoco di parole, calembourg, pun, al quale si può ravvicinare anche il doppio senso, l’équivoque, usato principalmente per l'oscenità. ,,calembourg involontario, e sta a questo proprio come la buffoneria all'umorismo. 1340,b,201609240819:+ 9 = 74 = 16% 1343,3,XIV. Dopo tutte queste varie considerazioni (le quali 1417,w,stolto. typerä 1424,w,distesamente.pitkään. 1486,b,201609260314: + 9 = 83 = 18% 1495,3,XV. Ora, se noi con la nostra fede che l'intuizione 1500: 1775,3,XVI. Dopo tutto questo esame sia della ragione, 1795,w,ingarbugliata!sekava! 1830,h,Imperocché l'etica stoica originariamente ed essenzialmente non è punto una dottrina di virtù, ma semplice avviamento alla vita razionale, di cui è meta e scopo la felicità ottenuta con la calma dello spirito. 1881,w,baloccarono.pikkujuttu 1917,w,patimento,kärsimystä, 1933,2,Libro II - IL MONDO COME VOLONTÀ PRIMA CONSIDERAZIONE L'obiettivazione del volere. 1938,3,XVII. Nel primo libro abbiamo esaminato la rappresentazione ,h,XVII. Nel primo libro abbiamo esaminato la rappresentazione solo come tale, ossia nella sua forma generica. Tuttavia, per ciò che riguarda la rappresentazione astratta - il concetto - questa ci fu nota anche nel suo contenuto, in quanto essa riceve ogni contenuto e significato solamente dalla sua relazione con la rappresentazione intuitiva; senza la quale sarebbe priva di valore e di contenuto. 2020,b,201610031135: + 29 = 112 = 24% 2023,3,XVIII. In verità, il senso tanto cercato di questo mondo, 2035,i,l'intimo congegno.intiimi laite 2098,3,XIX. Se nel primo libro, con intima riluttanza, dichiaravamo 2118,w,prescindendo.erilleen 2153,3,XX. Come essenza in sé del nostro corpo, 2179,w,scuote.tärisee 2200,i,esofago e canale.ruokatorvi ja kanava 2217,3,XXI. Attraverso tutte queste considerazioni, 2235,b,201610060859: + 12 = 124 = 27% 2239,3,XXII. Questa cosa in sé (vogliamo mantener come formula fissa l'espressione di Kant), che in quanto tale non è mai oggetto, 2275,3,XXIII. La volontà come cosa in sé è affatto diversa dal suo fenomeno 2289,i,modo più palese,ilmeisimmät tavalla, 2317,w,chiocciola.etana 2391,w,meriggio.keskipäivä 2404,b,201610080105: + 10 = 134 = 29% 2406,3,XXIV. Dal grande Kant abbiamo imparato, 2471,w,vortice.pyörre 2492,i,ciarle vuote.tyhjä palot 2564,b,201610090225: + 8 = 142 = 31% 2565,3,"XXV. Sappiamo che la pluralità in genere è necessariamente" ,h,La cosa in sé, in quanto tale, è libera da ogni forma della conoscenza, anche da quella più generale dell'essere oggetto per il soggetto; ossia è qualcosa d'affatto diverso dalla rappresentazione. 2615,3,XXVI. Come infimo grado dell'obiettivazione della volontà, 2674,w,indugio.viive 2680,h,grande teoria kantiana, che tempo, spazio e causalità non appartengano alle cose in sé, ma esclusivamente al fenomeno, e siano forme della nostra conoscenza, 2700,h,Perciò dichiarammo nel precedente libro esser la materia una combinazione di tempo e spazio; la qual combinazione si mostra come mutar d'accidenti nel permanere della sostanza, di cui è possibilità generale appunto la causalità, ossia il divenire. 2778,3,XXVII. Se da tutte le precedenti considerazioni 2851,h,D'altra parte, non va dimenticato che in tutte le idee, ossia in tutte le sfere della natura inorganica ed in tutti gli aspetti dell'organica, è una volontà unica che si manifesta, ossia passa nella forma della rappresentazione, nell'obiettità. 2906,w,diuturna. 2926,h,Ogni grado nell'obiettivazione della materia contende all'altro la materia, lo spazio, il tempo. 3026,h,Adunque la conoscenza in genere, sia razionale o sia puramente intuitiva, nasce originariamente dalla volontà, appartiene all'essenza dei più alti gradi della sua obiettivazione, come una semplice (µ??a??), un mezzo per la conservazione dell'individuo e della specie, a modo d'ogni altro organo del corpo. In origine destinata quindi al servizio della volontà, pel raggiungimento dei suoi fini, rimane a questa pressocché costantemente schiava: così in tutti gli animali ed in quasi tutti gli uomini. 3033,h,Vedremo tuttavia nel terzo libro, come in alcuni uomini la conoscenza si sottragga a questa servitù, ne spezzi il giogo, e, libera da tutti i fini della volontà, stia a sé come un semplice, chiaro specchio del mondo. Così nasce l'arte. 3033,h,E vedremo finalmente nel quarto libro, come per mezzo di questa maniera di conoscenza, quand'ella agisce di riflesso sulla volontà, possa aversi la soppressione della volontà stessa; ossia la rassegnazione, che è lo scopo supremo, o anzi la più intima essenza d'ogni virtù e santità, ed è la redenzione del mondo. 3039,3,XXVIII. Abbiamo considerato la grande molteplicità 3092,h,Il carattere intelligibile coincide quindi con l'idea, o più precisamente con l'originario atto di volontà, che in lei si manifesta: sotto questo rispetto, adunque, non solo il carattere empirico dell'uomo, ma anche quello d'ogni specie animale, anzi d'ogni specie vegetale e perfino d'ogni forza originaria della natura inorganica, è da considerar come fenomeno d'un carattere intelligibile, ossia d'un atto di volontà indivisibile, che sta fuori del tempo. 3099,h,L'animale è tanto più ingenuo dell'uomo, quanto la pianta è più ingenua dell'animale. Nell'animale vediamo la volontà di vivere come se fosse più nuda che nell'uomo, dov'è rivestita di tanta conoscenza, e per di più avvolta nella capacità della finzione; sì che la sua vera essenza non si palesa se non per caso e frammentariamente. 3106,h,Ogni pianta ci narra, a tutta prima, della propria patria, del clima di questa, della natura del suolo da cui è uscita. 3118,h,codesta unità trova ora la sua espressione nella necessaria relazione e concatenazione di quelle parti e di quegli sviluppi fra loro, secondo la legge di causalità. Essendo l'unica e indivisibile volontà, ed appunto perciò sempre concorde con se stessa, quella che si manifesta in tutta quanta l'idea come in un atto, deve il suo fenomeno, pure dividendosi in una varietà di parti e di stati, continuar tuttavia a mostrare la propria unità in una costante armonia di quelle parti e di quegli stati: e ciò accade mediante una necessaria relazione e dipendenza rispettiva, sì che anche nel fenomeno viene ricostituita l'unità dell'idea. 3125,h,Appartengono al mondo come rappresentazione, non al mondo come volontà; 3125,h,Chi ha colto il senso di questa esposizione forse alquanto difficile, potrà ora comprendere esattamente la dottrina kantiana, la quale tende a mostrar che tanto la finalità del mondo organico quanto la finalità del mondo inorganico è introdotta nella natura dal nostro intelletto; motivo per cui si riferiscono entrambe al solo fenomeno, e non alla cosa in sé. 3152,i,barare al giuoco,huijaaminen leikkiä, 3159,h,Ogni fenomeno ha dovuto perciò adattarsi alle circostanze in cui s'era trovato, e queste adattarsi a quello, sebbene molto più recente nel tempo; e dappertutto noi vediamo cotal consensus naturae. 3173,h,Quindi il corso dei pianeti, la inclinazione dell'eclittica, la rotazione della terra, la separazione della terraferma e del mare, l'atmosfera, la luce, il calore e tutti i consimili fenomeni, i quali nella natura sono ciò che il basso fondamentale è nell'armonia, si adattarono presaghi alle future specie d'esseri viventi, ch'essi erano destinati a sostenere e conservare. 3193,h,Nell'esteriore come nell'interior teleologia della natura ciò che noi dobbiamo pensare come mezzo e come scopo è sempre unicamente la manifestazione - venuta a scindersi per la nostra maniera di conoscenza nel tempo e nello spazio - dell'unità dell'unica volontà, per questo rispetto concorde con se stessa. 3200,h,Campo ed oggetto di questa guerra è la materia, che gli avversari cercano di strapparsi a vicenda; o anche il tempo e lo spazio, la cui combinazione sotto la forma della causalità costituisce propriamente la materia, com'è spiegato nel primo libro(4261 3208,3,XXIX. Chiudo qui la seconda parte della mia trattazione, 3221,h,Ogni volontà è volontà di qualche cosa, ha un oggetto, una mèta del suo volere: che cosa vuol dunque alla fin fine quella volontà, che noi abbiamo rappresentata come essenza in sé del mondo? 3253,w,logorio.kuluminen 3253,h,Lo stesso si può anche vedere, finalmente, nelle aspirazioni e voglie umane, che sempre c'illudono mostrandoci il lor compimento come supremo fine del volere; ma, non appena raggiunte, non sembrano più le stesse, e quindi tosto dimenticate, invecchiate, vengono sempre - anche se non vogliamo subito convenirne - messe da parte come miraggi dileguati. Felici ancora, se qualche cosa rimane al nostro desiderio ed alla nostra aspirazione, per alimentare il giuoco del perenne passaggio dal desiderio all'appagamento, e da questo ad un novello desiderio - passaggio, che si chiama felicità quand'è rapido, dolore quand'è lento -; invece di cadere in quella paralisi, che si rivela come orribile, stagnante noia, confusa aspirazione senza oggetto preciso, mortale languore. 3260,h,L'unica conoscenza di sé, che abbia la volontà in genere, è la rappresentazione nel suo complesso, la totalità del mondo intuitivo. Questo mondo è la sua obiettità, la sua rivelazione, il suo specchio. Che cosa significhi il mondo in questa sua qualità, sarà oggetto della nostra seguente considerazione(50). 3268,b,201610101053: + 28 = 182 = 39% 3269,1,LIBRO TERZO - IL MONDO COME RAPPRESENTAZIONE SECONDA CONSIDERAZIONE La rappresentazione, indipendente dal principio di ragione: l'idea platonica: l'oggetto dell'arte. 3274,3,XXX. Dopo aver nel primo libro considerato ,h,XXX. Dopo aver nel primo libro considerato il mondo come pura rappresentazione, come oggetto per un soggetto, nel secondo libro l'abbiamo guardato dall'altra sua faccia, trovando che questa è volontà, e risultò che il mondo, oltre all'esser rappresentazione, non è altro che volontà. 3292,3,XXXI. Ma, prima di tutto, ancora una considerazione essenziale. 3311,h,Platone invece dice: «Le cose di questo mondo, che i nostri sensi percepiscono, non hanno nessuna vera consistenza: esse divengono sempre, ma non sono mai: hanno un'esistenza appena relativa, esistono soltanto nel loro reciproco rapporto e per il loro reciproco rapporto: tutto il loro essere può così chiamarsi con egual ragione un non-essere. 3317,h,Ciò che invece può esser chiamato un vero essere (??t?? ??), perché sempre è ma non mai comincia né finisce, sono le cause reali di quelle ombre: sono le eterne idee, le forme prime di tutte le cose. 3337,h,Kant dirà su per giù: «Questo animale è un fenomeno nel tempo, nello spazio e nella causalità, che sono tutte condizioni a priori dell'esperienza possibile giacenti nella nostra facoltà conoscitiva, non già determinazioni della cosa in sé. 3344,i,che non vige.joka ei koske 3358,h,non ci si sarebbe lasciati tirar pel naso oggi da un ciarlatano, domani da un altro, né questo secolo XIX, annunziantesi così significante, avremmo inaugurato in Germania con filosofiche farse recitate sulla tomba di Kant (come talora gli antichi ai funerali dei loro), fra il giusto dileggio d'altre nazioni - perché ai gravi e perfino rigidi tedeschi scherzi siffatti si convengono meno che a ogni altro. 3380,3,XXXII. Per le considerazioni fatte finora, 3405,b,201610141145: + 7 = 189 = 41% 3408,3,XXXIII. Poiché noi adunque come individui non abbiamo 3444,3,XXXIV. Il passaggio dalla volgar conoscenza di singoli oggetti ,i,conoscenza si scioglie dal servigio della volontà,tieto sulaa palvelusta tahdon, 3463,h,L'individuo come tale conosce solo oggetti singoli; il puro soggetto del conoscere, solo idee. Imperocché l'individuo è il soggetto del conoscere nella sua relazione con un determinato, singolo fenomeno della volontà, ed in servizio di esso. 3497,h,In questo senso dice Byron: Are not the mountains, waves and skies, a part Of me and of my soul, as I of them?(55) 3508,3,XXXV. Per conseguire una più profonda penetrazione nell'essenza del mondo, ,h,con Platone, dove egli alle idee sole attribuisce un vero e proprio essere, 3559,b,201610171241:+ 9 = 198 = 43% 3560,3,XXXVI. Al filo degli eventi tien dietro la storia: 3750,b,201610201006: + 10 = 208 = 45% 3751,3,XXXVII. Sebbene adunque, come risulta dalla nostra esposizione, 3771,3,XXXVIII. Abbiamo trovato nella contemplazione estetica due inseparabili elementi: 3867,3,XXXIX. Ora, a tutte codeste considerazioni, 3912,w,propizi.suotuisa 3926,w,tranquilla e pacata necessità,hiljainen ja rauhallinen välttämättömyys, 3995,3,XL. Poiché i contrari si illuminano a vicenda, può qui trovar posto l'osservazione, 4018,3,XLI. II corso del nostro studio ha reso necessario introdur l'illustrazione 4079,w,(Definiunt autem ideam exemplar aeternum éorum, quae secundum naturam existunt. Nam plurimis ex iis, qui Platonem secuti sunt, minime placuit, arte factorum ideas esse, ut clypei atque lyrae; neque rursus eorum, quae praeter naturam, ut febris et cholerae; neque particularium, ceu Socratis et Platonis; neque etiam rerum vilium, veluti sordium et festucae; neque relationum, ut majoris et excedentis: esse namque ideas intellectiones dei aeternas, ac seipsis perfectas).(Ne määrittävät ajatuksen ikuisen esimerkki siitä, mikä vastedes mukaan luonteesta olento. Monille heistä, Platon, ja Platon ja Aristoteles, ei lainkaan tyytyväinen, tekemät taide ovat ideoita, ja lyyra kilpenä, eikä jälleen sen, mikä on lisäksi luonteeseen, voi olla kuumetta ja sappi, eikä erityisesti, kuten Sokrates ja Platon, eikä tietoa siitä, mikä on nöyrä asioita, ikäänkuin pois saastan ja tangot, tai suhteiden, ja paljon parempi kuin vanhempi oli: että on ymmärrystä ajatuksia Jumalasta, sillä iankaikkinen ja täydellinen itse). 4088,3,XLII. Ritorno alla nostra indagine dell'impressione estetica. 4103,3,XLIII. La materia, in quanto tale, non può essere rappresentazione 4156,h,Una specialissima relazione hanno poi ancora le opere dell'architettura con la luce: in pieno splendore di sole, col cielo azzurro nello sfondo, sono due volte più belle; e tutt'altro effetto producono inoltre nello splendore lunare. 4198,3,XLIV. Quel che le due arti ricordate fanno per i gradi minimi 4236,3,XLV. Rappresentare intuitivamente, in maniera diretta, 4249,w,«Chi scorge l'umana bellezza,"Kuka näkee ihmisen kauneuden, 4292,h,Umana bellezza fu qui sopra spiegata come la più perfetta oggettivazione della volontà nel più alto grado della sua conoscibilità. 4313,w,palese.ilmeinen ,h,Quindi le arti il cui fine è posto nel rappresentar l'idea dell'umanità, hanno per compito, oltre la bellezza - carattere della specie - anche il carattere individuale, che suol chiamarsi appunto carattere senz'altro. 4352,3,XLVI. Che Laocoonte, nel celebre gruppo, non gridi, 4365,h,Non posso a meno di stupirmi, che sì riflessivi e acuti uomini faticosamente vadano a cercar lontano ragioni inadeguate, s'afferrino ad argomenti psicologici, o addirittura fisiologici, per chiarire un fatto, la cui ragione è ben prossima e subito palese ad uno spirito spregiudicato, - e stupirmi soprattutto che Lessing, il quale tanto s'appressò alla giusta spiegazione, non abbia poi colto per nulla nel segno. 4402,3,XLVII. Essendo bellezza e grazia il principale oggetto della scultura, ,w,scorcio.välähdyksen. 4419,3,XLVIII. La pittura storica ha, oltre la bellezza e la grazia, anche il carattere per suo oggetto principale: 4484,3,XLIX. Tutte le nostre considerazioni sull'arte finora svolte hanno sempre per base la verità, 4516,h,Viceversa imitatori, artefici di maniera, imitatores, servum pecus, procedono nell'arte movendo dal concetto: prendon nota di ciò che nelle vere opere d'arte piace e commuove, se lo rendono chiaro, lo afferrano in forma di concetto, astrattamente, e lo imitano infine, in modo aperto o palese, con avveduta intenzione. Succhiano il lor nutrimento, simili a piante parassite, da opere altrui; e, simili a polipi, prendono il colore di ciò che mangiano. 4544,b,201610220000: + 44 = 252 = 55% 4546,3,L. Se adunque è fine di tutte le arti il comunicar la percepita idea, 4664,3,LI. Se ora, armati delle nostre considerazioni precedenti sull'arte in generale, 4573,w,scudo.kilpi 4594,w,stemmi,vaakunoita, ,,ciambellani,kamaripalveliaa, 4650,w,sego,tali, 4676,w,?? d’epes? O?ea?? ?aµp??? fa?? ?e?????, ‘????? ???ta µe?a??a? ep? ?e?d???? a????a?. Vuonna d'epei Ocean BRILLIANT faos ielioio, "Hinaus yö nigra upon xeidoron Rat. 4915,3,LII. Dopo aver fin qui considerato tutte le arti belle da quel punto di vista generale, 4962,h,Nei suoni più gravi dell'armonia, nel basso fondamentale, io riconosco i gradi infimi dell'oggettivantesi volontà, la natura inorganica, la massa del pianeta. 4968,w,tutto scevra di volontà.kaikki vailla tahtoa. 5047,h,Tanto si potrebbe quindi chiamare il mondo musica materiata, quanto materiata volontà. 5109,h,Così pure la musica, la quale, proprio come il mondo, oggettiva la volontà direttamente, è perfetta soltanto nell'armonia completa. 5145,b,201610241256: + 34 = 286 = 62% 5147,1,LIBRO QUARTO - IL MONDO COME VOLONTÀ SECONDA CONSIDERAZIONE Affermazione e negazione della volontà di vivere, dopo raggiunta la conoscenza di sé. 5152,2,LIII. L'ultima parte del nostro esame si annunzia come la più grave, ,f,L'ultima parte del nostro esame si annunzia come la più grave, poi che tocca le azioni degli uomini: oggetto che a ciascuno direttamente importa, e a nessuno può essere straniero o indifferente. 5191,w,«nubicuculia». 5218,2,LIV. I tre primi libri avranno fatto veder chiaramente e sicuramente, 5238,h,La più saggia di tutte le mitologie, l'indiana, ciò esprime attribuendo a quel medesimo Dio, che simboleggia la distruzione e la morte (come Brama, il più peccaminoso e basso Dio della Trimurti, simboleggia la generazione, la nascita, e Visnu la conservazione), attribuendo a Shiva, dico, in pari tempo il collare di teschi ed il Lingam, simbolo della generazione, la quale si presenta quivi adunque come adeguamento della morte. 5266,h,La continuata nutrizione e riproduzione si distingue dalla nascita soltanto per il grado; e soltanto per il grado si distingue la continuata escrezione dalla morte. 5279,h,Il sonno profondo non è, nel tempo della sua durata, diverso dalla morte, in cui sovente va a finire, per esempio, nei casi di assideramento; diverso n'è soltanto per l'avvenire, ossia per la possibilità del risveglio. La morte è un sonno, nel quale si dimentica l'individualità: ma tutto il rimanente si risveglia, o piuttosto non s'è mai addormentato(85). 5286,h,Nel passato nessun uomo è vissuto, e nell'avvenire nessuno vivrà: il presente solo è forma d'ogni vita, ed è sicuro dominio, che alla vita non può mai essere strappato. 5335,h,Alla volontà di vivere è certa la vita: la forma della vita è un presente senza fine; né importa il come nascano e periscano nel tempo gl'individui, fenomeni dell'idea, comparabili a sogni fugaci. 5410,w,tosto.pian 5437,b,201610261047: + 16 = 302 = 66% 5438,2,LV. Che la volontà come tale sia libera, già risulta dal fatto 5458,h,Nell'uomo adunque può la volontà pervenire alla piena conscienza di sé, alla chiara ed esauriente cognizione del suo proprio essere, quale nel mondo intero si rispecchia. 5512,w,prescindiamo.jättää ottamatta huomioon 5580,w,l'eternamente indistricabile nodo gordiano, 5629,h,Non posso quindi pentirmi mai di ciò che ho voluto, ma posso bensì di ciò che ho fatto; perché, da falsi concetti guidato, ho fatto cose non conformi alla mia volontà. 5648,h,L'animale ha soltanto rappresentazioni intuitive; l'uomo, per via della ragione, possiede anche rappresentazioni, astratte, o concetti. 5662,h,D'altronde codesta capacità deliberativa dell'uomo appartiene anch'essa alle cose, che fanno la sua vita tanto più tormentosa di quella degli animali; perché i nostri maggiori dolori in genere non stanno nel presente, come rappresentazioni intuitive o sentimento immediato, bensì nella ragione, come concetti astratti, torturanti pensieri, da cui è affatto libero l'animale, che vive soltanto nel presente, e quindi in invidiabile assenza di pensiero. 5691,i,davanti al pensiero del suicidio s'arretrava sbigottito.ennen ajatellut itsemurhan s'arretra kauhuissaan. 5717,h,Vediamo l'uomo, in grazia della sopraggiuntagli conoscenza astratta, o di ragione, avere in più dell'animale una facoltà di scelta, 5771,i,vagolando come fuochi fatui.vagolando kuten wisps 5816,w,ciurmeria. 5847,2,LVI. Questa libertà, questa onnipotenza, di cui l'intero mondo visibile, 5886,w,diuturnamente. 5906,2,LVII. In ogni grado, che la conoscenza illumina, apparisce a sé la volontà come individuo. 6026,w,vescicante,rakkoja, 6059,h,allora gli è come se avessimo quel che cercavamo, cioè qualcosa che in ogni istante possiamo accusar come sorgente dei nostri mali, invece d'accusarne la nostra propria natura, e per cui noi, in dissidio col nostro destino, veniamo in compenso riconciliati con la nostra esistenza, allontanandosi di nuovo la cognizione, che a codesta esistenza sia essenziale il dolore, 6068,b,201610300356: + 35 = 337 = 73% 6069,2,LVIII. Qualsiasi soddisfacimento, o ciò che in genere suol chiamarsi felicità, 6149,2,LIX. Siamo ormai persuasi a priori, per le generalissime considerazioni fatte, 6206,b,201610310250: + 8 = 345 = 75% 6207,2,LX. Or che abbiamo terminate entrambe le spiegazioni, 6207,h,L'affermazione della volontà è il volere stesso permanente, non turbato da nessuna conoscenza, qual suol riempire la vita dell'uomo in generale. 6233,w,travaglio,travail, 6240,h,soddisfazione dell'istinto sessuale va oltre l'affermazione della nostra esistenza, la quale empie un sì breve spazio di tempo, e afferma la vita oltre la morte individuale, per un tempo indefinito. 6267,h,L'istinto sessuale si conferma essere la risoluta, la più forte affermazione della vita, anche pel fatto che per l'uomo naturale, come per l'animale, esso è il fine ultimo, il supremo scopo della vita sua. 6275,h,Parmenide - con molto senso, che Eros è il Primo, il Creatore, il Principio, dal quale ebbero origine tutte le cose. 6307,2,LXI. Ci sovviene, dal secondo libro, che nella natura intera, 6333,h,Alla propria morte guarda ciascuno come alla fine del mondo, e invece accoglie come una cosa abbastanza indifferente quella dei suoi conoscenti, s'egli non v'è per avventura interessato di persona. ,i,uomini scellerati,jumalattomia, 6340,h,bellum omnium contra omnes, che Hobbes, nel primo capitolo De cive, mirabilmente ha descritto. 6353,2,LXII. Fu già spiegato, che la prima e semplice affermazione 6392,i,rimosse gli sterpi, lo nettò ed arò;Hän poisti rikkaruohot, netto ja kynnetty; 6425,b,201611020250: + 4 = 357 = 78% 6485,i,dell'insidia guerresca,ovelia soturi, 6586,h,Imperocché nel secondo caso s'avrebbe, che nessuno voglia compiere ingiustizia; nel primo, invece, che nessuno voglia patire ingiustizia; e a tal fine sarebbero appieno adoprati i mezzi opportuni. 6613,h,I punti più importanti della dottrina pura del diritto, quali la filosofia deve trasmetterli, pei fini suddetti, alla legislazione, sono i seguenti: 1. Spiegazione dell'intimo e proprio valore nonché dell'origine dei concetti di giusto e d'ingiusto, e della loro applicazione e del loro posto nella morale. 2. Deduzione del diritto di proprietà. 3. Deduzione del valore morale dei contratti: essendo questo il fondamento morale del contratto sociale. 4. Spiegazione dell'origine e finalità dello Stato, della relazione di codesta finalità con la morale, e della conseguente trasposizione della dottrina morale del diritto, invertita, alla legislazione. 5. Deduzione del diritto penale. 6619,h,Kant gettò la falsissima affermazione, che fuori dello Stato non esista alcun diritto perfetto di proprietà. Secondo la deduzione fatta più sopra, esiste invece proprietà anche nello stato di natura, con pieni diritti naturali, ossia morali; la quale non può senza ingiustizia venire offesa, e senza ingiustizia può esser difesa fino all'estremo. 6633,h,L'ingiustizia, che altri compie verso me, non mi dà minimamente il diritto di commettere ingiustizia a suo riguardo. ,,Pagar male con male, senz'altra mira, non è cosa da giustificarsi moralmente né in altro modo in virtù di qualsivoglia principio ragionevole; ed il jus talionis, eretto a principio indipendente ed a finalità ultima del diritto penale, è vuoto di senso. 6675,h,E ammesso finalmente, che tutto ciò si potesse superare e toglier di mezzo, con una saggezza fondata sull'esperienza di millennii, il risultato ultimo sarebbe l'eccesso di popolazione sull'intero pianeta; terribile male, che oggi solo un'audace fantasia riesce a rappresentarsi(101). 6684,2,LXIII. Abbiamo conosciuta la giustizia temporale, che ha sua sede nello Stato, 6714,i,starebbe sicuramente in bilico.Se olisi varmasti tasapainossa. 6749,i,in cui questi si vegga re,jossa voi nähdä nämä kuninkaat, 6770,h,Da questa conoscenza muove il veggente poeta Calderón in La vita è sogno: Pues el delito mayor Del hombre es haber nacido(102). 6800,i,rogo del marito,miehensä pyre? 6820,2,LXIV. Ma ora procediamo dalla nostra posizione non mitica, ,h,dell'eterna giustizia, alle connesse considerazioni sul valore etico dell'azione e della coscienza, la quale è il conoscimento sentito di quel valore. 6864,2,LXV. Con tutte le considerazioni fatte finora sulle azioni umane abbiamo preparata l'ultima, 6877,h,concetto di vero già data nello scritto sul principio di ragione, cap. 5, ,,concetto di bello ha per la prima volta trovato la sua giusta illustrazione in tutto il nostro terzo libro. ,,il concetto di buono, cosa che può farsi con molto poco. Questo concetto è essenzialmente relativo, e indica la conformità di un oggetto con una qualsivoglia determinata aspirazione della volontà. ,,chiamiamo buono tutto ciò che è come noi vogliamo che sia; quindi per l'uno può esser buono ciò che per l'altro è addirittura l'opposto. 6884,h,soddisfazione immediata e quella della mediata, 6953,h,Alla malvagità è già affine la sete di vendetta, che il male paga col male, non per riguardo al futuro, il che costituisce il carattere della pena, ma solo per il fatto accaduto, passato; quindi senza vantaggio; 7013,b,201611031205: + 33 = 390 = 85% 7014,2,LXVI. Una morale senza fondamento, ossia un semplice moraleggiare, 7152,2,LXVII. Abbiamo veduto come dall'oltrepassamento del principii individuationis venisse, 7153,h,In tal caso il carattere asceso all'altissima bontà e alla perfetta generosità sacrifica in tutto il suo bene al bene dei più: 7158,h,Così periva Socrate, così Giordano Bruno, così trovarono tanti eroi della verità la morte sul rogo, tra le mani dei preti. 7208,2,LXVIII. Dopo questa digressione sull'identità del puro amore e della pietà, 7223,w,affanni.hoito 7237,h,Perciò dice Gesù: «È più facile a una gomena passare attraverso una cruna d'ago, che a un ricco venire nel regno di Dio». 7309,h,Un santo può esser pieno della più assurda superstizione, o esser viceversa un filosofo: i due si equivalgono. 7365,h,amor del prossimo eguale all'amor di sé; carità, amore e benevolenza in cambio di odio; pazienza, mitezza, sopportazione d'ogni possibile offesa senza opporvisi: sobrietà nel cibo per mortificare il piacere; resistenza all'istinto sessuale, ove sia possibile, completa. 7408,w,vetta.huippukokous 7428,b,201611051250: + 23 = 413 = 90% 7482,w,lusinga dell'attimo,uistin hetkestä, 7566,w,ceppi,kantoja, 7600,w,letizia.onnellisuus 7601,b,201611071244: + 9 = 422 = 92% 7603,2,LXIX. Da questa negazione della volontà di vivere, 7636,w,balenantemi cognizione.salama 7677,h,Fra questa morte provocata da un estremo dell'ascesi e il comune suicidio mosso dalla disperazione, potranno essere più gradi intermedi e forme miste, la qual cosa è difficile a chiarire; ma l'animo umano ha abissi, tenebre e avvolgimenti, che sono di estrema difficoltà ad illuminare e dispiegare. 7683,2,LXX. Tutta questa nostra esposizione, oramai compiuta, 7765,h,Se conducessero alla beatitudine le opere, le quali emanano da motivi e da meditato proposito, sarebbe ognora la virtù null'altro che un sottile, metodico, lungimirante egoismo: si giri pur la cosa come si vuole. 7785,b,201611080402: + 7 = 433 = 94% 7790,2,LXXI. Dando qui termine ai fondamenti dell'etica, e con essi all'intero 7790,i,tener celato.pitää piilossa ,h,concetto del nulla è essenzialmente relativo, e si riferisce sempre ad alcunché di determinato, ch'esso nega. 7797,i,un'accozzaglia di parole,sekamelskaan sanoen, 7814,h,mondo della rappresentazione, che io ho indicato come oggettità, specchio della volontà. 7854,f,Noi vogliamo piuttosto liberamente dichiarare: quel che rimane dopo la soppressione completa della volontà è invero, per tutti coloro che della volontà ancora son pieni, il nulla. Ma viceversa per gli altri, in cui la volontà si è rivolta da se stessa e rinnegata, questo nostro universo tanto reale, con tutti i suoi soli e le sue vie lattee, è - il nulla. Haluamme melko vapaasti julistaa mitä jää jäljelle täydellistä poistaminen tahtoa on todellakin niille, jotka ovat edelleen täynnä tahtoa, ei mitään. Mutta toisaalta muille, joissa tahtoa on muuttunut osaksi itseä ja tullut kielletyksi, tämä meidän todellinen maailmankaikkeutemme kaikkine aurinkoineen ja linnunratoineen, se on - ei mitään, nolla. 7854,2,Riferimenti 7854,f,Vain silloin tällöin sukeltaa niin syvään veteen tai nousee niin korkealle taivaalle, että tavalliselta perässämiettijältä happi loppuu, mutta pian taas palataan pinnalla pärskimään ja ymmärrys helposti surffaa perässä. Väittävät pessimismin perustajaksi. Oikein tässä mielessä tarkkailin. En havainnut. Ehkä ja olkoonkin, että matoisia tarkastelee, mutta pessin korvaa riemu siitä, että hänen johdollaan luulee ymmärtävänsä kaikki asiat syntymästä kuolemaan ja mielihalulla vaeltelee mestarin perässä mielen syövereissä. Ehdottomasti ansaitsee korkeimman luokan arvostuksen, mikä näkyy siinä, että käytän tuttavallista lyhytnimeä, jonka on toistaiseksi ansainnut alle kymmenen todellista mestaria: JSB, Sibe, Shake, Dosto ja nyt tämä Schope. Sitten on vielä Verne, jota en keksi lyhentää. Kaikki nämä ovat sellaisia, että kuka hyvänsä tunnistaa kenestä kysymys ilman selitystä lyhytnimelle. Vaikka ovat korkeimman luokan mestareita, kavereilta tuntuvat, koska heitä ymmärtää ilman eri selityksiä. Nämä ovat automaattisesti viiden tähden tekijöitä. Nyt kun näitä tällä tavoin ryhdyin luettelemaan, on pakko lisätä joukkoon uusi sellainen, jota en tähän asti ole käyttänyt, vaikka olisi kuulunut: JCR, ylivoimainen opettaja. Oman alani lyhytnimimestareita on kaksi: Adam Smith, jolle en kuitenkaan ole lyhytnimeä keksinyt: olisiko siis ASM, muuten ok, mutta siitä ei kukaan ilman muuta tuntisi. Toinen lyhytnimimestari ilman lyhytnimeä on Cervantes. Toinen oman alan lyhytnimimestari on JMK. Hänetkin tunnistaa vain alan asiantuntija. Sitten on vielä rajoitetun lyhytnimen luokka, joka sekin ansaitsee ilman muuta viisi tähteä, mutta kaipaa nimenselvennyksen. Vain yksi muistuu mieleen Suomen Shake eli Matti Pajula. Ei kaipaa lisäselvitystä siitä, minkä alan mestari. Rajoitetun lyhytnimiluokan mestari on kielenkäytössäni jo pitkään ollut äskeinen vieraani, tekstin mestari Pompe. Näitä mestareita, tai ainakin Schopea, lukiessa tuntuu, että lukunopeus itsestään kasvaa parikymmentä prosenttia. Johtuu nimenomaan tekstin helppolukuisuudesta, ajatuksen selkeydestä. Ilo porhaltaa kunnon kyytiä pitkin sähkökirjan ruutuja. ### enitfi #eng A joyous masterpiece "Philosophy is a science, and consequently does not fall within the creeds; according to it nothing can be assumed as being, except what is either empirically confirmed or proven irrefutably by conclusions ". This, in my opinion, is quoted as the nutshell of Schopenhauer aptly in Wikipedia. According to the same source of information, Schopenhauer wrote his main work Die Welt als Wille und Vorstellung (The World as Will and Representation), barely 30 years old. One and a half years after its appearance it had not been sold yet a piece! In this work the core, according to the author, is: Il mondo della rappresentazione, che io ho indicato come oggettità, è specchio della volontà. With the concept the world, which I have shown to be an object, is the the mirror of the will. And here are the result of the whole sophistical treatment: "Noi vogliamo piuttosto liberamente dichiarare: quel che rimane dopo la soppressione completa della volontà è invero, per tutti coloro che della volontà ancora son pieni, il nulla. Ma viceversa per gli altri, in cui la volontà si è rivolta da se stessa e rinnegata, questo nostro universo tanto reale, con tutti i suoi soli e le sue vie lattee, è - il nulla." We want a fairly freely declare: what remains after the complete elimination of the will is indeed for those who are still full of the will, nothing. But on the other hand to the other, where the will is transformed into oneself and become negated, this is our real universe with all its suns and milkways, it is - nothing, zero. How I would like to translate the whole work! It might become difficult, but it is full of the real treats. #ita Un capolavoro gioioso "Filosofia è una scienza, e di conseguenza non rientra nell'ambito delle credenze; di conseguenza essa non può essere assunto come essere, se non ciò che è o empiricamente confermata o dimostrata inconfutabilmente per conclusioni". Così, a mio parere, è citato Schopenhauer giustamente nella Wikipedia. Secondo la stessa fonte di informazioni: Schopenhauer scrisse la sua opera principale Die Welt als Wille und Vorstellung (Il mondo come volontà e rappresentazione), ad appena 30 anni d'età. Un anno e mezzo dopo la comparsa del libro non fosse stata venduta ancora nessuna copia! Ecco il cuore del lavoro secondo l'autore: "Il mondo della rappresentazione, che io ho indicato come oggettità, specchio della volontà." E qui i risultati di tutta la sofisticazione: "Noi vogliamo piuttosto liberamente dichiarare: quel che rimane dopo la soppressione completa della volontà è invero, per tutti coloro che della volontà ancora son pieni, il nulla. Ma viceversa per gli altri, in cui la volontà si è rivolta da se stessa e rinnegata, questo nostro universo tanto reale, con tutti i suoi soli e le sue vie lattee, è - il nulla." Me piacerebbe veramente tradurre l'intera opera. Potrebbe diventare difficile, ma è pieno di veri ossequi reali. #fin Riemastuttava mestariteos Schopenhauer: filosofia on tiede, eikä siihen siten kuulu uskonkappaleita; vastaavasti siinä mitään ei voida olettaa olevaksi, paitsi se mikä on joko empiirisesti vahvistettu tai todistettu kiistämättömillä päätelmillä”. Näin siteerataan mielestäni osuvasti Schopenhaueria Wikipediassa. Samassa lähteessä olevan tiedon mukaan Schopenhauer kirjoitti pääteoksensa Die Welt als Wille und Vorstellung (Maailma tahtona ja ilmentymänä) tuskin 30-vuotiaana. Puolentoista vuoden kuluttua sen ilmestymisestä sitä ei oltu myyty vielä yhtään kappaletta! Tässä teoksen ydin: Il mondo della rappresentazione, che io ho indicato come oggettità, specchio della volontà, Mielteen maailma, jonka olen osoittanut olevan objekti, tahdon peili. Ja tässä koko sofistisen viisastelun lopputulos: Noi vogliamo piuttosto liberamente dichiarare: quel che rimane dopo la soppressione completa della volontà è invero, per tutti coloro che della volontà ancora son pieni, il nulla. Ma viceversa per gli altri, in cui la volontà si è rivolta da se stessa e rinnegata, questo nostro universo tanto reale, con tutti i suoi soli e le sue vie lattee, è - il nulla. Haluamme melko vapaasti julistaa sen mitä jää jäljelle täydellistä poistamisen tahtoa todellakin niille, jotka ovat edelleen täynnä tahtoa, ei mitään. Mutta toisaalta muille, joissa tahto on muuttunut osaksi itseä ja tullut kielletyksi, tämä meidän todellinen maailmankaikkeutemme kaikkine aurinkoineen ja linnunratoineen, se on - ei mitään, nolla. Tekisipä mieli suomentaa koko teos. Saattaisi tulla vaikeuksia, mutta on täynnä todellisia herkkupaloja.